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Il Cavaliere d'Italia è diffuso in Europa occidentale, meridionale e sudorientale e in parte dell'Europa centrale, ma è più abbondante nel Mediterraneo e lungo il Mar Nero. In Slovenia è un riproduttore raro e localmente diffuso. In Slovenia, la riproduzione è stata confermata solo dopo il 1990, nelle saline di Sicciole.

Fino a poco tempo fa era considerato un nidificante estremamente raro in Slovenia, essendo stato registrato solo nelle saline di Sicciole e nelle lagune di Ormože. Nel 2004, una coppia di questi uccelli ha nidificato per la prima volta anche nelle saline di Strugnano, dove da allora hanno nidificato più o meno regolarmente fino a due coppie. Dopo la ristrutturazione del 2007, il Cavaliere d'Italia ha nidificato per la prima volta anche nelle NRŠZ, dove la popolazione è poi aumentata fino a 35 coppie nel 2014. Tutti i siti di nidificazione sulla costa si trovano a pochi metri sul livello del mare. Le saline di Sicciole sono il sito di riproduzione più importante per lo Skua in Slovenia. Qui nidifica nei campi di sale o su piccoli cumuli ricoperti da alofite. Nidifica singolarmente, ma soprattutto in colonie, talvolta in compagnia di Sterne comuni, Fraticelli, Fratini, Avocette o Pettegole. Costruisce il nido su erba, macerie alofite o fango, preferibilmente vicino o in riva al mare. Nelle saline di Sicciole nidificano da 20 a 70 coppie, con un numero eccezionale di 77 coppie nel 2010. Per il Cavaliere d'Italia, le saline sono l'habitat più importante: ad esempio, oltre il 93% della popolazione portoghese nidifica nelle saline. La letteratura indica che laddove le saline sono state convertite in impianti di acquacoltura, la popolazione riproduttiva è diminuita drasticamente. Il Cavaliere d'Italia è un vero e proprio indicatore della corretta gestione del regime idrico e della salicoltura tradizionale nelle saline del Mediterraneo. Nelle saline di Sicciole nidifica su un'area di 220 ettari, con 14-77 coppie nel periodo 2002-2016. Ciò si traduce in una densità di 0,6-3,5 coppie/10 ha, e l'installazione di isole artificiali negli ultimi anni ha ulteriormente aumentato la densità.

*La Salina di Sicciole è considerata una specie qualificata in stato di conservazione favorevole.