Natura
Le aree tutelate sono uno strumento per la conservazione della natura, che ha per obiettivo il mantenimento della biodiversità e della ricchezza storico-culturale di un dato territorio.
Ambedue i valori possono essere interpretati come il capitale naturale di un dato territorio. Nelle aree tutelate si possono raggiungere gli obiettivi prefissati regolando l’influenza dell’uomo sulla natura. Solamente in questo modo tali aree possono poi favorire anche lo sviluppo a livello locale e offrire le opportunità di cui ha bisogno la popolazione stanziale. Partendo dal presupposto che le aree protette contribuiscono almeno in parte al mantenimento del capitale naturale, è legittimo chiedersi quale sia la loro influenza sulle possibilità di impiego, ovvero sulla possibilità di aprire in un dato territorio nuovi posti di lavoro.
Gli interventi in natura devono essere pianificati e realizzati in modo da non avere alcun impatto. Bisognerebbe pertanto rispettare gli indirizzi, i presupposti e le condizioni per il mantenimento della biodiversità e la tutela dei valori naturali anche quando si pensa alla gestione del territorio, come previsto dagli indirizzi di tutela ambientale. Per il loro contenuto e fine gli indirizzi di tutela ambientale sono la base tecnico-scientifica per la stesura del relativo piano includendo tutta l’area sotto tutela. Nella stesura degli indirizzi di tutela ambientale abbiamo rispettato con la Legge sulla tutela della natura, i contenuti (generali e particolari delle direttive di tutela e documenti) presentati graficamente su quattro mappe, integrate da testi relativi agli indirizzi di tutela, alle direttive, ai regimi e alle direttrici di sviluppo. Nella parte introduttiva ci sono i capitoli dove vengono presentate le analisi inerenti gli obiettivi chiave ed i problemi riguardanti la tutela della natura, la realizzazione del piano vigente e la situazione, nonché le tendenze di sviluppo del territorio.
• Tutela della natura: si tratta di un’attività che ha per obiettivo il mantenimento della biodiversità e della tutela dei beni naturali. Questo doppio contenuto dell’attività è stato definito dalla Legge sulla natura per ampliare l’attività di tutela non solo dei valori naturali (prima patrimonio naturale) e delle aree tutelate, ma anche di tutto l’ambiente naturale, poiché la tutela della biodiversità comprende, oltre alle specie vegetali e animali, anche quella di habitat tipici, di aree di grande importanza ecoambientale e di aree e regioni sotto particolare regime di tutela.
• Gli obiettivi primari di tutela della natura in Slovenia comprendono soprattutto la tutela dei valori naturali e dei processi naturali, il ripristino dei valori naturali danneggiati o distrutti e la conservazione della biodiversità (in situ ed ex situ) a livello genetico, di specie ed ecosistema, inclusa la creazione di aree sotto regime di tutela, mantenendo, sviluppando e ripristinando altresì la ricchezza biologica di un territorio. L’obiettivo primario legato al piano territoriale è quello di includere gli interventi previsti per il mantenimento della biodiversità e della tutela dei valori naturali ed anche l’uso e lo sfruttamento dei beni naturali e degli interventi da compiere per tutelare il patrimonio culturale. Il raggiungimento di tali obiettivi può essere garantito in primo luogo con interventi diretti ed indiretti, con conseguenze sul territorio, come ad es. la definizione dei valori naturali, la tutela e la creazione di aree tutelate di piccole o ampie dimensioni, il rinnovo di beni danneggiati o distrutti, la definizione dei tipi di habitat e la definizione delle aree di particolare importanza ecologica e delle aree sotto regime di tutela particolare.
• I problemi di tutela ambientale più importanti sono quelli relativi a questioni generali, come il poco rispetto delle leggi di tutela ambientale o delle leggi sulla pianificazione e sugl’interventi nel territorio, il carente servizio ispettivo, gli interventi nel territorio privi di alcuna base giuridica nel rispetto delle vigenti leggi in materia e le costruzioni abusive nelle aree sotto tutela, nonché quelli relativi a questioni organizzative e finanziarie, come la carenza di mezzi e di personale a disposizione delle aree sotto tutela, il gran numero di aree tutelate prive di amministrazione e di piani di gestione, l’assenza di un sistema di agevolazione fiscale o di altri incentivi per le aree tutelate, ed anche il malfunzionamento dei vari settori nelle aree tutelate.
• Il servizio di vigilanza è un servizio a contatto diretto con la natura, che effettua il controllo del rispetto dei divieti di legge e delle disposizioni relative alle aree tutelate. Tale vigilanza è di competenza, oltre che degli ispettori, anche dei guardiaparco impiegati dal gestore. La capacità professionale dei guardiaparco viene verificata dal competente ministero. La legge permette anche ai volontari di sorvegliare le aree tutelate.