Mantenimento del metodo tradizionale della produzione del sale
Anche se l’odierno ruolo economico delle Saline di Sicciole e subordinato alla protezione della natura e ai beni culturali si mantengono ancora vive le vecchie usanze e le tradizioni che preservono la consapevolezza del patrimonio culturale. Nello stesso tempo sono per l'uomo la riserva ecologica dell’ambiente di vita e la memoria del patrimonio culturale del paesaggio Mediterraneo, una volta ricco che oggi sta scomparendo.
A Fontanigge la produzione del sale e stata abbandonata nei anni 60a del secolo scorso. Nel contesto delle attivitá del Museo delle Saline si continua in un uso espositivo a conservare e presentare l’antico metodo per l’ottenimento del sale dal 14 secolo. Il fondo salifero qui rapresenta la sua Salina indipendente con i propri bacini evaporanti e i bacini salanti (di cristalizzazione).
A Lera (ancora oggi la parte »attiva« delle Saline di Sicciole) i fondi saliferi con i bacini salanti sono divisi dai fondi saliferi con i bacini evaporanti. In questo modo la differenza si rapresenta soltanto nella preparazione tecnologica dell'aqua salina, nel metodo del raccoglimento del sale, invece non sono stati fatti nessuni cambiamenti ai diversi tipi di attrezzi usabili ancora oggi.
La caratteristica comune delle ambie le parti é che nei bacini salanti i salinai coltivano la petola, un speciale tipo di biosedimento, che previene il passaggio del fango nel sale e trattiene il legame di diversi ioni nel sale.
In questo modo il PNSS aiuta a mantenere vivo il metodo tradizionale della produzione del sale tipico di questa zona.